Le passioni sono intense emozioni o interessi che possono guidare le azioni e le scelte di una persona. Sono motivazioni importanti che determinano le nostre scelte di vita. Riguardano qualsiasi campo, dalle arti e dalla cultura allo sport, alla scienza, alla tecnologia e molto altro ancora. Ognuno ha passioni uniche e personali che possono dare un senso di realizzazione, gioia e gratificazione. Coltivare le proprie passioni porta ad una vita più appagante e significativa.
Abbiamo già sottolineato con forza come il tema delle opere infrastrutturali dovrà essere gestito in maniera diversa da come fatto nel passato. Cantieri importanti quali la terza corsia e la variante di Grassina dovranno essere monitorati con più attenzione per evitare le criticità che ad oggi manifestano sul territorio. Il cedimento di via di Belmonte, pur apparentemente fortuito, è un serio segnale di allarme. La costituzione di un’apposita commissione aperta alla partecipazione dei cittadini potrebbe essere una prima soluzione al problema. Un impegno della mia proposta amministrativa”.
Sulle scelte in materia urbanistica serve trasparenza perché vanno a incidere per sempre sul territorio. Certe decisioni prese in questi anni appaiono francamente discutibili e sono il frutto di una mancata condivisione con i cittadini. Come ad esempio il progetto che vede al centro la valle di Rimezzano, dove dovrebbe sorgere la nuova sede della Scuola Americana, in un’area verde di prestigio dove sarà peraltro necessario creare una nuova viabilità destinata a modificare negativamente l’ambiente. Oppure i nuovi insediamenti previsti al terminal della tramvia con gli spazi commerciali e il grande parcheggio destinato a diventare attrattore di traffico. Atti che andranno ripensati con coraggio per quello che gli strumenti urbanistici approvati dal Comune in questi anni consentono di fare, con il fine di rimettere al centro l’attenzione all’ambiente e alle reali esigenze del territorio, già provato dalle grandi opere e da cantieri infiniti.
la prima settimana di campagna elettorale sta finendo. La cena, gli incontri ai mercati di Grassina e Antella con i cittadini. Un occhio ai social, perchè quelli contano, il lavoro che non vuole scuse, i ragazzi del mio corso di Karate da seguire e i tanti discorsi che si sentono in giro. La mia gattina che vuole la sua dose di carezze quotidiane. Un gruppo di persone che mi segue più da vicino e poi tutta Bagno a Ripoli che piano piano sta metabolizzando la speranza che portiamo avanti. Non so come andrà a finire, sono sicuro però che questa è un avventura che poche volte capita nella vita! Sento forte l’affetto e il calore di quanti mi stringono la mano, mi abbracciano, mi sorridono e vedono in me quello che loro sono. Ed io di questo sono contento e ce la metterò tutta perchè, comunque vada, la fiducia che hanno riposto in me sarà ripagata.
Nelle primarie la matematica conta. Alla fine sarà una semplice somma aritmetica a sancire la vittoria di un candidato. E questo è indubbio. Ma anche un altro aspetto delle primarie è importante: coinvolgere gente, attivare momenti di confronto, di socialità ampia, di partecipazione. Rimettere in moto passione e amore verso una politica vera, sobria e gentile che coinvolga tutti i cittadini per la definizione di una visione collettiva alla quale tutti possano contribuire. La cena di apertura della mia “campagna elettorale” è stata un esempio evidente: convivialità, confronto e discussione su idee, progetti e programmi. Di questo ringrazio tutti i partecipanti e spero, nel futuro, di poter proseguire in questa direzione.
Da sinistra: il segretario comunale Edoardo Ciprianetti, Laura Franchini, Franco Pestelli
Parlare di cultura significa affrontare un argomento ampio. Un tema concettuale da declinare in infiniti modi configurabili in infinite sfere del sapere umano. Una di queste a me sta particolarmente a cuore: la promozione di eventi, festival o incontri su argomenti specifici in cui addetti ai lavori, professori o semplicemente figure di spicco della materia, abbiano l’opportunità di condividere il proprio sapere. Su Youtube seguo da tempo alcuni eventi di associazioni che si muovono in questa direzione. Senza la pretesa di arrivare al loro livello, ormai consolidato da un esperienza pluriennale del settore, ripropongo come ad esempio “Il festivalfilosofia di Modena” , all’interno di un suo calendario di eventi, abbia proposto un incontro col compianto sociologo Zygmunt Bauman in una piazza aperta al pubblico in modo da far diventare patrimonio di sapere condiviso parte della sua elaborazione intellettuale. Lo ripropongo per chi non lo avesse visto!
Sabato 27-01, 6,45 la sveglia suona, doccia, colazione e via al lavoro. Un pensiero da annotare: ho partecipato con piacere alle 4 iniziative organizzate dalle associazioni ambientaliste del territorio che in ordine sono state: Il primo sulla violenza di genere Il secondo sulle CER e sul tema delle energie alternative Il terzo sul consumo di suolo Il quarto sulla mobilità nel Chianti L’ ho fatto con lo spirito di chi, proponendosi ad un ruolo amministrativo, debba cogliere tutti i contributi, proposti dalla “società civile”, su argomenti che riguardano lo sviluppo ed il futuro di una comunità locale. Ho apprezzato il metodo di lavoro e gli spunti politici. L’ approccio metodologico in particolare mi è piaciuto: coinvolgimento di esperti del settore, figure tecniche di alto livello che, partendo da analisi fattuali, cioè dati statistici e terminologie appropriate, hanno proposto ragionamenti su base reale. Di questo ne farò tesoro. Al di là del coinvolgimento “emotivo”, del livello empatico, che in politica sicuramente pesa, penso che questa debba tenere conto anche di un “etica della responsabilità” che, partendo da ragionamenti razionali, elabori proposte amministrative nell’ interesse di tutti i cittadini sulla base, appunto, non di un emotività elettorale!
Non sarà solo un’avventura, non sarà un viaggio senza meta. L’obbiettivo è chiaro. La posta in gioco è importante. Ripenso a Battiato ed al suo brano “La canzone dell’ amore” dove canta: “Non rimpiangere, non rimpiangere mai” . Nella vita quante volte ci ritroviamo a pensare che forse, assumendoci responsabilità e comportandoci diversamente, oggi, vivremmo tutta un’altra situazione? Senza rimpianti. Senza il dubbio di non aver dato tutto. Di essersi esposti in prima persona per una speranza in un futuro migliore. Una domanda semplice e immediata: cosa dovrei fare per cambiare questa situazione? E Battiato che canta “Non rimpiangere, non rimpiangere mai”. Ecco è ora il momento di scelte nette e chiare. Di comportamenti che nel futuro non ci facciano rimpiangere di non essersi impegnati abbastanza, che lascino alle spalle anche il più piccolo dubbio che forse le cose sarebbero potute andare in un altro modo! Perché comunque vada, il ricordo di essersi spesi in prima persona in un’esperienza politica collettiva condividendo la fatica, l’ impegno, la passione, legati da un filo invisibile che affonda nel profondo della nostra coscienza civile ci ripagherà di tutti gli sforzi fatti! Ed il cantare di Battiato “Non rimpiangere non rimpiangere mai” ci sarà caro!