Due sono gli autori del pensiero politico moderno a cui faccio riferimento: Niccolò Machiavelli e Antonio Gramsci. Ognuno di loro, a modo proprio, ha rivoluzionato la politica in termini di prassi e di elaborazione intellettuale. Il primo, attraverso “Il Principe”, ha fissato dei presupposti concettuali sui quali ha poi elaborato un’idea di politica che ha segnato una netta linea di demarcazione da come, la politica stessa, era stata pensata sino ad allora. Il secondo nei “Quaderni dal carcere”, ha elaborato analisi e ragionamenti che hanno proposto una innovativa lettura del pensiero marxista, allargando il campo di indagine dalla struttura alla sovrastruttura. Ovvio che in queste poche righe non posso estendere oltre queste riflessioni però ciò non toglie che sia importante per me condividerle, renderle pubbliche, per dare un primo elemento identitario di chi sono e cosa penso.
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