Alcune idee per Antella

Attraversata dall’A1, è dal 2016 interessata dai lavori della 3^ corsia che dovevano terminare in 5 anni e benché il primo lotto sia pressoché ultimato, le aree di pertinenza sono invece del tutto trascurate, dando una forte connotazione di degrado. Il ponte di Via Romanelli è chiuso da quattro anni e non si sa quando sarà riaperto. La copertura della galleria artificiale, prevista con area verde e un parcheggio, potrebbe essere coperta con pannelli fotovoltaici e diventare il fulcro di una Comunità Energetica Rinnovabile ma l’Amministrazione finora non ha dato risposte.
Il rumore è aumentato in modo esponenziale e si è addirittura costituito un comitato di cittadini. In altre zone invece gli edifici hanno subito gravi lesioni e non ci sono stati adeguati riconoscimenti del danno strutturale ed economico occorso.
La pista ciclabile in Via dell’Antella che dovrebbe essere il proseguimento di quella già in essere ha ancora da venire; al cancello del Pedriali finisce tutto.
Dopo frequenti alluvioni, per ovviare al problema sono partiti i lavori di Publiacqua ma in contemporanea sono iniziati anche quelli di riqualificazione del lungo Isone. Questi non sono finanziati con il PNRR e potevano essere rimandati evitando che tutto il paese diventasse un cantiere a cielo aperto. Da risolvere il dilemma sulla sorte del ponte di Via Pulicciano che non può sopportare il transito di mezzi pesanti. Si potrebbe impedirne il passaggio e lasciare il senso unico in via Togliatti.
Bisogna poi risolvere la sosta selvaggia in Via di Montisoni, soprattutto nelle ore di entrata e uscita della scuola Santa Maria. Ci sono spazi per un parcheggio e va trovato un accordo con la proprietà per realizzarlo.
Resta inoltre l’annoso problema degli impianti sportivi attigui al CRC Antella, rimasti senza i finanziamenti stipulati da una convenzione che sanciva la possibilità di utilizzare gli oneri di urbanizzazione relativi all’ampliamento del cimitero (oltre 4 miliardi di lire mai arrivati). È necessario infine procedere con l’ampliamento (già previsto) del Giardino della Resistenza e pensare al mantenimento e alla valorizzazione delle strade di campagna intorno al paese.

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